Formazione e manifattura: il Wmf traccia la rotta

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La rotta verso le nuove competenze

Incertezza politica? Regolamentazione del mercato del lavoro? Disponibilità finanziaria? Se qualcuno provasse a cercare la risposta al freno agli investimenti del continente europeo, forse citerebbe una di queste tre cause. E sbaglierebbe. Perché al primo posto nella classifica stilata dalla Bei, la Banca Europea per gli Investimenti, figura la carenza di competenze e di figure professionali in grado di rispondere alle esigenze delle aziende. Un tema, quello delle skill, che è al centro dell’ultimo rapporto del World Manufacturing Forum – la piattaforma che promuove lo sviluppo e la competitività del settore manifatturiero e che riunisce il gotha del manufacturing mondiale – del 2019: “Skills for the Future of Manufacturing”. Il report mira a esplorare in dettaglio il fenomeno del gap di competenze ampiamente avvertito nel settore, cercando al contempo contromisure. Lo studio verrà presentato in questi giorni, durante lo svolgimento del Forum a Cernobbio, dal 25 al 27 settembre.

World Manufacturing Forum 2019

Quello che appare evidente dalla survey è che al momento mancano le basi per colmare le esigenze di posti di lavoro: tra il 2018 e il 2028 verranno a crearsi 4,6 milioni di nuove posizioni, di cui 2,69 per i pensionamenti e 1,96 per la crescita naturale della ricchezza manifatturiera. Mentre 2,2 milioni di impieghi troveranno un padrone, il 53% del totale, cioè 2,4 milioni, andranno probabilmente deserti a causa di una carenza di skill.

4,6 milioni di posti di lavoro nei prossimi anni. Ma non tutti saranno soddisfatti

Secondo un recente rapporto della National Association of Manufacturers (Nam), «… l’attrazione e il mantenimento di una forza lavoro di qualità è considerata una delle sfide più importanti dell’attuale panorama aziendale …» e oltre il 25% dei produttori negli Stati Uniti ha dovuto rifiutare nuove opportunità commerciali a causa della mancanza di lavoratori durante il primo trimestre del 2019. La risposta più comune da parte delle aziende alla domanda sul perché non ci sono abbastanza figure disponibili è che c’è un gap di competenze fondamentali e che i lavoratori non hanno un set completo di competenze adatte alla postazione di lavoro ad alta tecnologia. Un’ultima risultanza che salta agli occhi è che l’apertura di nuove posizioni di lavoro nel settore manifatturiero è cresciuta del 400%, mentre le assunzioni “solo” del 100%.

Autore: Redazione