Il Piano Transizione 4.0 va rivisto per stimolare gli investimenti in beni immateriali e permettere così alle imprese di cogliere davvero i benefici di Industria 4.0: è questo il messaggio che arriva dal Ministro per le Imprese e Made in Italy, Adolfo Urso, al convegno per la presentazione del rapporto sul mercato digitale di Anitec-Assinform.
Il ministro ha ribadito la necessità di rivedere il piano, sia per recepire le esigenze imposte dal mutato contesto economico, che per indirizzare meglio le strategie di investimento – e quindi di crescita – delle imprese.
Imprese che, come hanno sottolineato anche i dati diffusi dal Mise sull’utilizzo degli strumenti di Transizione 4.0, in questi anni hanno concentrato i loro investimenti in prevalenza sui beni materiali, a scapito degli investimenti in soluzioni software 4.0.
Così facendo, spiega il ministro, le imprese rischiano di non cogliere “i benefici di una rivoluzione industriale che è imperniata, al contrario, sugli aspetti immateriali: la potenza di calcolo e la connettività, il cloud computing per la centralizzazione delle informazioni e la loro conservazione, la capacità di estrarre valore dai dati raccolti, la cybersecurity, sono solo alcuni degli assi portanti del 4.0”.
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