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Il settore manifatturiero ha conosciuto negli ultimi anni, grazie anche alla pandemia, una forte digitalizzazione che lo ha reso protagonista di quella che viene ormai definita la quarta rivoluzione industriale. Si è passati da una produzione fortemente manuale e analogica ad un’altra sempre più interconnessa e automatizzata con benefici incalcolabili che giovano non solo alle aziende stesse, bensì all’intero ecosistema produttivo.
Quando si parla però di industria 4.0 non si fa riferimento solamente all’introduzione di nuovi macchinari e tecnologie ma anche al mutare del modello organizzativo, con l’adozione di una nuova architettura produttiva interconnessa adeguata al contesto globale.
L’innovazione in Industry 4.0 dovrebbe essere sinonimo di progresso non solo a livello di efficienza industriale per la parte tecnologica, ma dovrebbe coinvolgere tutti gli aspetti fortemente correlati a quest’ultimo, tra cui figura anche la cybersicurezza. Crescere senza tener conto dei rischi a cui l’azienda può andare incontro mette in pericolo la crescita stessa che dovrebbe essere tutelata adeguatamente con tutti gli strumenti possibili. Definire ed analizzare il contesto in cui le aziende operano significa avere ben chiari tutti i possibili rischi che ne derivano e la minaccia cyber, soprattutto in questo momento storico, costituisce un grave problema per il settore dell’industria 4.0.
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