Proteggere, preparare e trasformare: è questa la triplice sfida a cui l’industria europea deve affrontare e che ha portato la Commissione europea a delineare i contorni di una nuova dimensione industriale, sociale e politica, che prende il nome di Industria 5.0.
Un termine utilizzato per indicare una nuova fase evolutiva dell’industria basata su tre pilastri: umano-centrismo, resilienza e sostenibilità.
In questa visione, l’attenzione passa dalle tecnologie e dai cambiamenti che queste possono abilitare sul fronte dei processi e dei modelli di business a questi tre valori che devono alimentare, a tutti i livelli, gli sforzi delle imprese.
Capire quali sono i cambiamenti che hanno portato l’industria a questo punto e come si declinano (concretamente), questi valori, è importante per prepararsi all’impatto che l’Industria 5.0 avrà all’interno e all’esterno delle fabbriche.
Infatti, indipendentemente da tutte le considerazioni e le precisazioni che devono essere fatte – non c’è ancora, ad oggi, un consenso della comunità accademica e industriale intorno all’appropriatezza del termine – i pilastri di Industria 5.0 indicano un cambiamento più profondo che abbraccia tutta la società e il suo funzionamento.
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